Campo Estivo Homeschooler - Varazze 2025

Esperienza Estiva per Homeschooler di Fondazione Libera Schola!

Escursioni al mare

Attività in inglese

Esperimenti e scoperte

Zero dispositivi elettronici

Socializzazione

Escursioni al mare

Attività in inglese

Campo Estivo Homeschooler dal 21 al 26 luglio 2025
Presso La Foresteria della Croce, Varazze


Un’esperienza unica pensata per i bambini e ragazzi.


Gruppo Young (8-11 anni) Un modo diverso di imparare: attraverso il gioco, l'esplorazione e laboratori creativi che accendono la curiosità e rendono l'apprendimento un'avventura entusiasmante!

Gruppo Teens (12-16 anni) Un'opportunità preziosa per stringere nuove amicizie, condividere esperienze uniche e sentirsi parte di una comunità viva e autentica!

Gruppo SUPER Young (6-7 anni) 
Hai bambini più piccoli? Anche loro sono i benvenuti! Per questa fascia d'età è prevista la presenza di un genitore oppure di un fratello o sorella maggiore. Il genitore accompagnatore paga una quota di 290 euro per vitto e alloggio.

Perché scegliere questo campo estivo?

  • Un evento esclusivo per homeschoolers: Un luogo dove i vostri figli potranno condividere esperienze con altri bambini e ragazzi che seguono percorsi di educazione personalizzati, creando amicizie significative e durature.

  • Inglese: Momenti di condivisione, gioco e studio in lingua inglese

  • La partecipazione di EDUlearn: Molti studenti di EDUlearn saranno presenti, offrendo un'opportunità di incontro e confronto con altre famiglie che condividono valori educativi simili.

  • Tutor e Guide specializzate: Figure di riferimento con esperienza nel campo dell'Homeschooling accompagneranno i ragazzi e i bambini durante il campo, favorendo apprendimento e divertimento. Tra questi il nostro Teacher Diego.

  • Un ambiente naturale e storico: La Foresteria della Croce, immersa nel verde, offre spazi ideali per escursioni, gioco libero e attività all’aperto, lontano dalla frenesia quotidiana.

🌞 Iscriviti e invita un amico:

ricevete entrambi

50€ di sconto sulla quota d’iscrizione!

Più amici, più divertimento...

e un bel risparmio per tutti 🐚

Porta un Amico

Dettagli pratici


Durata: Dal 21 al 26 luglio 2025
Formula: Diurno con pernottamento


Costo: 469 € a partecipante.
Hai bambini più piccoli? Anche loro sono i benvenuti! Per questa fascia d'età è prevista la presenza di un genitore oppure di un fratello o sorella maggiore. Il genitore accompagnatore paga una quota di 290 euro per vitto e alloggio.


🏖️ PROMO “PORTA UN AMICO” 🌞 Iscriviti al campo e invita un amico: ricevete entrambi 50€ di sconto sulla quota d’iscrizione!
Più amici, più divertimento... e un bel risparmio per tutti 🐚


Pasti: Una cuoca preparerà pasti sani e gustosi per tutti. Per allergie o intolleranze alimentari, la partecipazione verrà valutata caso per caso.

Arrivo: I bambini dovranno arrivare il 21 luglio con il pranzo al sacco.
Partenza: I genitori potranno arrivare a prendere i proprio figli la mattina del 26 luglio e chi lo desidera può portare un picnic e stare tutti insieme in spiaggia nel pomeriggio.
Luogo: La Foresteria della Croce, Varazze, un’accogliente casa per ferie immersa nella natura.


Cosa portare?

  • Per dormire: Lenzuola per materasso, federa, sacco a pelo
  • Igiene personale: Saponi, asciugamani, articoli per la cura della persona
  • Abbigliamento: Scarpe da mare e da montagna, cappello, crema solare, impermeabile
  • Accessori utili: Borraccia, bussola, torcia, fischietto, fazzolettini di carta
  • Materiali personali: Quaderno e penna
  • Extra: Snack leggeri


La struttura

La Foresteria della Croce è situata su una collina a 300 metri sul livello del mare, a pochi chilometri dalle spiagge di Varazze e Celle Ligure. Circondata da sentieri e natura incontaminata, offre spazi ampi e sicuri per attività all’aperto e al chiuso.

La casa dispone di una grande sala per attività, una cucina industriale completamente attrezzata e camere accoglienti.



Note importanti

  • Caparra: È richiesto un acconto di 50 euro non rimborsabile al momento dell’iscrizione.
  • Trasporti: La struttura è facilmente accessibile in auto e servita da mezzi pubblici dalla frazione di Castagnabuona.
    Stiamo cercando di organizzare un ritrovo presso la Stazione Centrale di Milano la mattina del 21 luglio 2025.
  • Insettini d’estate: Data la posizione naturale, ci potrebbero essere insetti. Si consiglia di portare repellenti per zanzare.



Prenota ora!

Non perdere l’opportunità di regalare ai tuoi figli un’esperienza memorabile. Posti limitati!
Per informazioni:
info@liberaschola.org oppure Whatsapp al +39 379 220 9322


Sostegno alla Fondazione Libera Schola ETS

Vi informiamo che una quota del costo totale di partecipazione al campo è da considerarsi donazione alla Fondazione Libera Schola ETS, che opera attivamente per la diffusione e il sostegno dell'istruzione parentale in Italia.

Grazie al vostro contributo, possiamo continuare a promuovere iniziative educative e a sostenere le famiglie che scelgono percorsi alternativi per l'educazione dei loro figli.

⚠️ Importante: La donazione è detraibile fiscalmente ai sensi della normativa vigente.

Gioco libero e socializzazione

Giochi organizzati e soft skills

 con Teacher Diego 

Esperimenti e scoperte

con Teacher Roberto

*Escursioni e giornate al mare* Ci immergeremo nella natura con passeggiate sui sentieri nei dintorni e splendide *uscite pomeridiane in spiaggia a Celle Ligure*, per vivere il mare e divertirsi in libertà, tra bagni, giochi sulla sabbia e tante risate.

Pulsante

Gioco libero e socializzazione

Giochi organizzati e soft skills

 con Teacher Diego 

DOMANDE FREQUENTI

  • 📅 Quando si svolge il campo?

    Il campo si terrà dal 21 al 26 luglio 2025 presso La Foresteria della Croce, a Varazze.​

  • 👧👦 Quali fasce d'età possono partecipare?

    Gruppo SUPER Young (6-7 anni): possono partecipare con la presenza di un genitore o di un fratello/sorella maggiore.​

  • 🧑‍🤝‍🧑 I genitori possono partecipare?

    La partecipazione di alcuni genitori sarà valutata dagli organizzatori. Per maggiori informazioni, contattare direttamente l'organizzazione.

  • 💶 Quanto costa il campo?

    Il costo è di 469 € a partecipante. È richiesto un acconto di 50 € non rimborsabile al momento dell'iscrizione.​

  • 🍽️ Come sono gestiti i pasti?

    Una cuoca preparerà pasti sani e gustosi per tutti. Per allergie o intolleranze alimentari, la partecipazione verrà valutata caso per caso.

  • 🧳 Cosa bisogna portare?

    Per dormire: lenzuola per materasso, federa, sacco a pelo.​

  • 🚫 Sono ammessi dispositivi elettronici?

    No, i cellulari non saranno utilizzati durante il campo per favorire un’immersione totale nell’esperienza e stimolare la creatività e la socializzazione autentica.​

  • 🏕️ Quali attività sono previste?

    Gioco libero e socializzazione.​

  • 🚌 Come raggiungere la struttura?

    La struttura è facilmente accessibile in auto e servita da mezzi pubblici dalla frazione di Castagnabuona. Gli organizzatori stanno cercando di organizzare un ritrovo presso la Stazione Centrale di Milano la mattina del 21 luglio

  • 🐜 Ci sono insetti nella zona?

    Data la posizione naturale della struttura, potrebbero esserci insetti. Si consiglia di portare repellenti per zanzare

  • 📧 Come posso contattare gli organizzatori?

    Per informazioni: info@liberaschola.org oppure WhatsApp al +39 379 220 9322.

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Autore: Erika Di Martino 10 dicembre 2025
Siamo tornati da poco da tre giornate che rimarranno nel cuore di tutti: un piccolo viaggio educativo vissuto nella cornice naturale di Nepi, un luogo immerso nel verde della provincia di Viterbo che, ogni volta, ci accoglie con un silenzio pieno e vibrante. Qui, dove lo sguardo può correre lontano e il ritmo del respiro si distende, bambini e ragazzi ritrovano uno spazio in cui possono finalmente sentirsi leggeri, curiosi, presenti. In questo ambiente così autentico — con partecipanti dai sette ai diciassette anni — si è creata un’atmosfera speciale, resa possibile dall’accoglienza del luogo e dalla presenza del team EDUpar e della Fondazione Libera Schola. Non si è trattato semplicemente di una gita, ma di un percorso educativo che ha toccato mente, emozioni, corpo e relazioni. La natura come educatrice invisibile Uno degli elementi più potenti di queste giornate è stata la natura stessa. Senza bisogno di parole o spiegazioni, ha raggiunto i ragazzi in modo diretto e genuino. Gli animali — i pony tranquilli, gli alpaca curiosi, gli asini pacati, l’imponente struzzo — sono stati compagni silenziosi di apprendimento. Ogni incontro ha suscitato stupore, rispetto, tenerezza, voglia di capire. La natura non giudica: accoglie. Invita ad avvicinarsi con lentezza, ad ascoltare, a osservare davvero. Molti partecipanti hanno raccontato di essersi sentiti più presenti, più sereni. In un mondo sovraccaricato di stimoli digitali, il contesto di Nepi ha restituito loro uno spazio interiore raro e prezioso. Un percorso costruito intorno alla persona L’esperienza proposta non è stata una semplice sequenza di attività, ma un cammino integrato pensato per il benessere globale dei partecipanti. La pedagogia EDUpar e della Fondazione Libera Schola mette al centro il rispetto dei tempi individuali, l’osservazione attenta e la valorizzazione della persona nella sua unicità. A Nepi, questo approccio ha permesso ad ogni ragazzo di entrare nell’esperienza con il proprio passo: nessuna pressione, nessuna performance richiesta. Solo autenticità e presenza. Comunicare con tutto il corpo: public speaking e consapevolezza Una parte fondamentale del programma è stata dedicata alla comunicazione, non solo come uso della voce, ma come modo di stare nel mondo. Attraverso laboratori di public speaking, i ragazzi hanno esplorato postura, contatto visivo, ritmo del discorso, uso dello spazio. È stato sorprendente vedere quanto velocemente molti di loro abbiano trovato sicurezza: chi era timido ha iniziato a emergere, chi parlava troppo rapidamente ha scoperto la potenza delle pause, chi temeva il giudizio ha compreso il valore del gruppo come luogo sicuro. Il corpo è diventato strumento espressivo, un alleato capace di sostenere e rivelare. Guardarsi dentro: valori, emozioni, forze interiori Accanto al lavoro fisico ed espressivo, i partecipanti hanno affrontato momenti di riflessione dedicati alla scoperta di sé. Attraverso attività mirate, hanno esplorato valori personali, punti di forza, paure, desideri e sfide quotidiane. Le conversazioni nate in questi spazi sono state profonde: i più piccoli, con la loro spontaneità, hanno sorpreso per lucidità, gli adolescenti hanno portato complessità e sincerità. Conoscersi è un viaggio impegnativo, ma fondamentale: questi tre giorni hanno offerto un primo passo in quella direzione.
21 novembre 2025
Tre bambini sono stati allontanati dalla loro famiglia e inseriti in una struttura protetta. Palmoli, Abruzzo. Novembre 2025. A motivare la decisione del Tribunale dei Minori dell’Aquila: la scelta di una vita nel bosco, senza servizi a norma, e l’adozione dell’homeschooling in forma dichiarata ma non convenzionale. Una vicenda che ci tocca profondamente come Fondazione Libera Schola, perché solleva interrogativi cruciali sulla libertà educativa, sulla funzione della scuola nella società contemporanea e sul ruolo dello Stato quando le famiglie scelgono percorsi alternativi. Non si tratta di una situazione di abuso, né di incuria nel senso abituale del termine. Si tratta, piuttosto, di una scelta esistenziale e pedagogica alternativa, che ha disturbato il senso comune istituzionalizzato e ha incontrato la reazione più dura possibile: la separazione forzata dei bambini dai genitori. Non è una questione tecnica. È una questione culturale. Questa non è la storia di una famiglia “inadempiente”. È la storia di una famiglia che ha scelto uno stile di vita essenziale, orientato all’autosufficienza, e una forma di educazione parentale basata su ritmi naturali, apprendimento esperienziale e relazioni significative. La scelta dell’unschooling, sebbene non ancora normata nel dettaglio dal nostro ordinamento, non è illegale. È semplicemente fuori dagli schemi. Il Tribunale ha parlato di “pericolo oggettivo” per l’integrità psicofisica dei minori, con particolare riferimento alla vita di relazione e all’assenza di trattamenti sanitari obbligatori. Tuttavia, la vicenda nasce da un episodio accaduto più di un anno fa: un’intossicazione da funghi, risolta in ospedale. Nessun segnale di maltrattamenti, nessuna denuncia per abuso, nessuna situazione di emergenza evidente. Eppure, a distanza di mesi, arriva una decisione che cambia per sempre la vita di questi bambini. Se davvero ci fosse stato un rischio così grave, perché la giustizia ha atteso oltre dodici mesi? Se c’era un pericolo reale, l’intervento sarebbe dovuto essere immediato. Invece, è arrivato sotto la pioggia di novembre con cinque pattuglie dei carabinieri e l’esecuzione di un decreto che pare più una punizione ideologica che una misura di tutela. Socializzazione: davvero serve la scuola per imparare a stare con gli altri? Nel decreto si legge che “la deprivazione del confronto tra pari” potrebbe avere effetti negativi sullo sviluppo. È un argomento che da anni viene utilizzato per screditare l’educazione parentale, senza però tenere conto della complessità del concetto di socializzazione. Perché mai si dovrebbe presupporre che la relazione umana autentica avvenga solo dentro le mura scolastiche? La socializzazione non nasce tra file di banchi, ma nella libertà di esplorare, nella possibilità di scegliere le proprie relazioni, nei legami significativi e intergenerazionali che molti bambini oggi non vivono più nemmeno tra i banchi. La socializzazione scolastica imposta, spesso sterile e carica di dinamiche di controllo e competizione, non è sinonimo di crescita relazionale sana. Migliaia di studenti italiani vivono ogni giorno in contesti scolastici poveri di ascolto, presenza e autenticità. Non si parla mai di questo quando si invoca la “vita di relazione”. La relazione non si impone. Si costruisce. E l’isolamento può avvenire anche in classe, quando le emozioni vengono negate, quando l’adulto di riferimento è distante, quando la pressione performativa sostituisce la cura. I numeri che il sistema dimentica È necessario ricordare alcuni dati fondamentali, troppo spesso ignorati nel dibattito pubblico. In Italia, un minore su quattro sotto i 16 anni vive in condizioni di povertà o esclusione sociale. Il tasso di abbandono scolastico precoce si attesta al 10,5%, con punte che superano il 30% tra i minori rom e stranieri. Nei contesti più fragili, i bambini non vanno a scuola, non ricevono supporto educativo né sanitario, vivono spesso in ambienti degradati, ma lo Stato interviene solo a tratti, in modo discontinuo e poco risolutivo. Inoltre, i disturbi psicologici tra i minori scolarizzati sono in forte aumento: ansia, depressione, autolesionismo, disturbi alimentari sono ormai fenomeni diffusi anche nella fascia tra i 10 e i 14 anni. Eppure, il sistema scolastico non viene messo in discussione. Nessuno ordina allontanamenti forzati in massa dalle scuole. Nessuno parla di “vita di relazione compromessa” per i bambini che trascorrono le giornate isolati dietro uno schermo o in aule affollate senza ascolto né cura. Un precedente pericoloso Il caso Palmoli non è isolato. Solo pochi mesi fa, a Roma, un’intera comunità condominiale si è mobilitata per evitare la sottrazione coatta di una bambina. In altre situazioni, invece, la giustizia non ha saputo intervenire per tempo, lasciando bambini in ambienti gravemente pericolosi. Questo ci dice che non esiste una reale coerenza nell’intervento dello Stato. Esiste, piuttosto, una crescente insofferenza verso chi esce dai binari prestabiliti. Il punto non è essere d’accordo con tutto ciò che fanno queste famiglie. Il punto è che il dissenso educativo non può e non deve essere criminalizzato. Chi sceglie di vivere in modo sobrio, di educare fuori dalla scuola, di usare l’acqua del pozzo e di riscaldare con la legna, non è automaticamente un genitore pericoloso. Cosa possiamo fare Come Fondazione Libera Schola: •⁠ ⁠Monitoriamo il caso di Palmoli con attenzione, insieme a realtà amiche e legali esperti. •⁠ ⁠Difendiamo il diritto alla scelta educativa responsabile e consapevole. •⁠ ⁠Sosteniamo famiglie che educano fuori dalla scuola con serietà e coerenza. •⁠ ⁠Promuoviamo una cultura del rispetto verso la diversità pedagogica. •⁠ ⁠Invitiamo tutti a firmare la petizione in difesa della famiglia ( link ) e a condividere questa storia. La libertà educativa non è un privilegio. È un diritto umano fondamentale. Se oggi si può togliere un figlio a una famiglia solo perché vive nel bosco e non ha l’acqua corrente, domani si potrà fare lo stesso con chi vive in una comune, in un camper, in una yurta, in cohousing rurale o semplicemente... ha scelto di non mandare il proprio figlio a scuola. Tutelare i bambini significa anche tutelare il diritto dei genitori a educarli in modo diverso, quando questo avviene con amore, presenza e responsabilità. Perché non esiste educazione senza libertà. E non esiste libertà senza il coraggio di difenderla.